“Impermanenze”, le fotografie di Giorgio Della Vite in mostra a “L’Altro Pinocchio”

La mostra d’arte “L’Altro Pinocchio” è un contenitore di cammini che gli artisti hanno compito con i pazienti psichiatrici della Fondazione Bosis. Percorsi di formazione, di conoscenza di sé, di espressione, di crescita attraverso l’arte, in ogni sua forma: dalla fotografia, alla pittura, fino al fumetto.

“Impermanenze” è il titolo dell’esposizione fotografica che troverà spazio all’interno della mostra d’arte “L’Altro Pinocchio”, del fotografo Giorgio della Vite e che è il risultato del suo percorso che in questi ultimi anni è stato condiviso con i pazienti psichiatrici della Fondazione Emilia Bosis.

Il tema della mostra fotografica è la rilettura del “De rerum natura” di Lucrezio, il filo conduttore sarà pertanto quello della natura che si auto-trasforma e della metamorfosi, un’allegoria di Pinocchio che da burattino di legno si trasformerà in un bambino.

Il mio contributo che arriva alla mostra è una piccola sezione fotografica che ha origine dal mio lavoro iniziato ben 50 anni fa, di quando esordivo da adolescente nel campo della fotografia, ed è una ricerca, approdata poi in un libro a tiratura limitata, che vuole ricordare come la natura si trasforma, che è anche il tema e l’allegoria di Pinocchio” ci spiega Della Vite.

Oltre alla parte delle fotografie storiche, ci sarà anche una parte, contenuta anch’essa nel libro, con fotografie dell’ultimo periodo. Avendo sposato l’idea di scoprire itinerari delle nostre pianure, delle nostre campagne, attraverso i progetti della Fondazione, con alcuni ospiti abbiamo documentato questi aspetti del paesaggio e della natura\” racconta, concludendo: \”Sono arrivato a conoscere la Fondazione Bosis oramai più di un ventennio fa ed ho trovato una rispondenza tra una parte di quella che è la mission della fondazione, ossia l’utilizzo dell’arteterapia e del teatro, e quello in cui credevo”.

 

L\’inaugurazione della mostra d\’arte \”L\’Altro Pinocchio\” si terrà sabato 12 maggio, ore 16.30, in Porta Sant\’Agostino, Bergamo. 

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