Oltralto

“…Quello che sta succedendo alla psichiatria: l’operatore psichiatrico è sempre più osservatore delle nuove generazioni di pazienti, sempre più lontano dalla vita dei pazienti, sempre più manager efficeiente ed efficace –quando gli riesce- che si è dimenticato del paziente stesso, che è originariamente e fondamentalmente “persona”. Mi consola il fatto, che comunque, l’operatore psichiatrico non è un essere privilegiato e, ad eccezione di qualcuno, non ha un nutrito conto in banca. E quindi, come direbbe Husserl e la compagnia dei fenomenologi, sforziamoci di “ritornare alle cose stesse”, oppure, come diceva Heidegger, “non occorrono ragionamenti complicati ma piuttosto un’eroica ingenuità”.

Severino, Husserl, Heidegger, ci delineano i tratti di un buon “operatore psichiatrico”: Ella o Egli, “facciano ritorno alle cose stesse, con eroica ingenuità consapevoli che non è facile essere operatori psichiatrici…”.

Pier Giacomo Lucchini

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